Esche e inneschi per il Light Rock Fishing

Un anno fa ho introdotto il Light Rock Fishing su Pescanet parlandone col cuore, con la pancia, con la penna. La rete bramava un articolo esplicativo, ricco di informazioni e foriero di dettagli. In pochi mesi l'attenzione verso il Light Rock Fishing è cresciuta differenziandosi, sempre intesa come spinning ultra leggero con esche siliconiche in mare (Mebaru Game). Parallelamente allo sviluppo di nuove strategie di pesca ai piccoli predatori marini, è nata l'opportunità di testare le esche attualmente presenti sul mercato, valutando i risultati sul campo. Oggi vi parlerò di esche ed inneschi per il Light Rock Fishing. Il titolo è un po' cacofonico ma le esigenze del SEO mi impongono di rispettare la volontà degli utenti che cercano notizie su Google. Una panoramica così completa ed esaustiva non avrebbe mai visto la luce senza la bontà di Giorgio Bacherini della Panther Martin S.r.l., azienda che tratta i prodotti Panther Martin, Ecogear e Marukyu, leader indiscusse di mercato. Da un semplice contatto business è nata una profonda ricerca sul campo delle soluzioni migliori per il Light Rock Fishing. Avendo testato, innescato e valutato ogni singola esca, mi sento in dovere di parlarvene, al fine di accrescere le competenze del lettore nel campo della pesca a spinning in mare con le soft baits.



Una premessa è d'obbligo

Prima di continuare devo confessarvi una cosa. Nell'ultimo anno mi sento molto cambiato. Per gravi problematiche familiari e improcrastinabili impegni lavorativi non posso più dedicare molto tempo alla pesca. Il mio approccio al mare e alle acque dolci ha preso una strada differente dal passato. Mi sono avvicinato al Light Rock Fishing sia per curiosità, sia per un ritorno all'infanzia, quando pescavo pescetti con piombo e coreano. Essendo una tecnica che richiede poca attrezzatura e minor tempo della pesca al colpo, il Light Rock Fishing è diventata la mia compagna ideale nei ritagli serali e mattutini, lontano da preoccupazioni e difficoltà della vita quotidiana che, ormai, pesano quanto un macigno sullo stomaco. E' un piacevole passatempo alla portata di tutti, ragazzi e ragazze, sia per la facilità d'impiego delle esche siliconiche, sia per l'approccio semplice ed efficace ai pescetti di mare. Possiamo pescare a Light Rock d'estate, d'inverno, in porto o dalla scogliera. Gli scenari che si aprono sono pressochè infiniti. Tuttavia, il catch & release è d'obbligo: dobbiamo preservare l'integrità dell'ambiente marino, educando gli altri al rispetto dei pesci.



Teste piombate Ecogear

Diamo inizio alle danze. Preferisco porgere il benvenuto partendo dalle basi. In figura notiamo due bustine al cui interno sono presenti le teste piombate impiegate per la realizzazione del servizio. La testina piombata ha lo scopo di far affondare l'esca, imprimere un certo movimento durante il recupero e fornire un aggancio (l'amo) in caso di abboccata. La moderna ricerca tecnologica permette di ottenere teste piombate simili a veri e propri pesciolini in piombo/tungsteno, con l'amo posizionato all'interno della struttura. Nell'immagine sottostante vi mostro la Shirasu Head Fine della Ecogear, testina dal peso di 1,4 gr armata con amo del n° 10. A destra, invece, è presente la Ecogear Jig Head Extra Sharp, testina da 0,9 gr con amo del n° 3. Le teste piombate vanno scelte in relazione all'esca da impiegare e all'apparato boccale del target finale. Non sognerei mai di usare una Jig Head per insidiare i piccoli ghiozzi o le mormore sulla sabbia. Piuttosto salirei di calibro impiegando la Jig Head per la ricerca di spigole, grosse occhiate o sugarelli. Stesso discorso per le Shirasu Head Fine, teste specialistiche per esche di piccola dimensione e pesci dal fragile apparato boccale.



Marukyu Power Isome

Una delle più conosciute soft baits viene dal lontano oriente. Il Marukyu Power Isome è un prodotto Giapponese dalla qualità insuperabile. Trattasi di un verme siliconico, aromatizzato con liquido ricco di aminoacidi e attrattori chimici. La sua efficacia è strabiliante sia durante il recupero dell'esca sia da fermo. Può essere innescato su teste piombate o su ami singoli con il piombo montato sul monofilo. L'ho provato sia in inverno che in primavera con risultati davvero eccellenti. Tuttavia, il purismo alieutico che contraddistingue gli spinner più esigenti impone l'innesco di soft baits pure, siliconiche e non aromatizzate come il Power Isome. C'è chi parla di un'esca per vincere facile mentre altri dicono che a lungo andare "può snaturare la tecnica". Non c'è problema! Ve n'è per tutti!



Panther Bait Gummy Worm

Soft Baits dalla lunghezza di 4,5 cm testati in tre colori differenti. Le Gummy Worm hanno la forma di un sottile cilindretto con la coda che scodinzola. Il corpo è ben fatto e la materia prima non desta problemi nell'innesco. Va inserito su una piccola testina piombata (Shirasu), passandolo attraverso l'estremità più larga. I colori sgargianti sono un deterrente micidiale su fondali scuri, dove un elemento contrastante con l'ambiente circostante può fare la differenza. Oltre che per il Light Rock Fishing, le Gummy Worm sono ottime esche per il Light Trout Fishing o lo spinning leggero a persici e black bass di piccola taglia.



Ecogear Power Worm Grass Minnow

Se la caccia si fa interessante bisogna aguzzare l'ingegno. Il Power Worm Grass Minnow è una soft bait con dimensioni discrete che simula un pesciolino in difficoltà. Il corpo è un po' compromesso rispetto alla coda piatta e inclinata in verticale. Tutto ciò dona una certa agilità in acque calme o poco mosse. L'idea di imitare il pesce foraggio è vincente in presenza di predatori voraci come spigole, occhiate, sugarelli e serra di minima taglia. Per pescare in modo dimensionato, rispettanto la taglia discreta delle prede, impiegheremo una testa piombata Jig Head Extra Sharp. L'innesco del Power Worm è semplice: inneschiamolo dalla testa e passiamo la curvatura dell'amo a metà del corpo; giriamo la testa piombata con le dita e lasciamo che la coda dell'artificiale sia libera di muoversi. Se l'operazione è andata a buon fine otterremo un risultato pressochè identico a quello in figura. Vi consiglio di recuperarlo in velocità alternando piccoli scossoni.



Ecogear Bug Ants

Le esche che seguiranno sono modelli che amo definire "ibridi". Sono apparentemente concepite per situazioni classiche da black bass ma rendono bene dalla scogliera su fondali spumosi e ricchi di vegetazione. Il primo innesco mostra la Bug Ant bianca da 2". Il lettore attento noterà la somiglianza con un insetto alato che, una volta caduto in acqua, si muove agitando ali, coda e zampette. L'ho montato su una Jig Head Extra Sharp, passando il corpo lungo l'amo, fuoriuscendo al termine della zona con le striature.



Il modello tendente al marrone (è lettermente diverso - fate attenzione) ottiene un minor contrasto sulla parte superiore. Al contrario, girando l'esca, scopriremo che è colorata in modo neutro. Tutto il corpo è ricoperto da glitter che donano un effetto olografico. L'esca è quasi double face: il marrone si mimetizza con l'ambiente marino più profondo mentre il bianco ne dà contrasto (non dimentichiamo che i glitter scintillano). Il recupero di una Bug Ant è lento e altalenante. Dobbiamo cercare di riprodurre l'andamento di un grosso insetto acquatico che colpisca l'attenzione di scorfani, bavose, tordi o saraghetti.



Ecogear Kasago Shokunin Mini Tank

Guardatelo bene... a primo acchito richiama un granchietto. In realtà è più di un granchio. Il Kasago Shokunin è un'esca che desta curiosità perchè ha un corpo ben definito da una grossa testa, due zampe e quattro chele. Preferisco innescarlo sulle Shirasu head o su ami singoli e piombino distanziato di qualche centimetro. Credo che il modo migliore per animare il Kasago Shokunin sia poggiarlo su fondali sabbiosi e ritirarlo a canna bassa. Potremmo strattonarlo o attendere l'attacco repentino del pesce che lo scambierà per una succulenta preda di scoglio.



Panther Martin

In ultimo vorrei parlarvi di un evergreen per la pesca di predatori veloci e aggressivi. La linea di "falcetti" della Panther Martin è un'alternativa allo spinning con anguilline o raglou. L'esca presenta un corpo dinamico con impressa la serigrafia di un pesce foraggio. La coda è lunga a forma e si snoda sul finale, donando quel movimento ad elica che sveglia l'istinto predatorio di spigole, occhiate, sgombri, sugarelli e occhiate. Va innescata di pancia in giù, passando la punta dell'amo lungo la spina immaginaria.



Abbiamo tutta l'estate per testare i prodotti Ecogear, Panther Martin e Marukyu. Ci aggiorniamo a settembre con pareri e suggerimenti per il Light Rock Fishing. Vi avverto: i risultati potrebbero essere discordanti! Non dimentichiamo che tutto dipende sempre dallo spot scelto. Useremo esche artificiali che non appartengono alla catena alimentare dei pesci di scoglio. Tordi, bavose, ghiozzi, saraghetti, scorfani, ecc. sentiranno il bisogno di aggredire l'esca più per curiosità che per una reale fame chimica. La curiosità è strettamente legata all'istinto predatorio dei pesci che solitamente sviluppano con un'invasione del proprio territorio.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

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