Pesca a trota lago con le maracas

Pensavo di aver scritto di tutto sulla trota lago, eppure avevo dimenticato una variante di derivazione agonistica per la pesca in superficie che talvolta aiuta molto di più rispetto al classico vetrino. Quello che tratteremo nelle righe seguenti ha a che fare con la musica, o meglio con un insieme di suoni emessi dalla vibrazione di alcuni elementi insiti nella zavorra utilizzata per il lancio. Un mix magico ed efficace, che molto spesso riesce a risolvere molte delle situazioni in cui le trote sembrano apatiche, a pelo d'acqua e non vogliono proprio saperne di attaccare, neppure innescando la fatidica 50 Euro all'amo! Scene a cui sto assistendo sempre più a causa dei cambiamenti climatici. Non di rado, infatti, i gestori rispettano l'immissione programmata delle trote in autunno, durante giornate fresche e nebbiose. Tuttavia l'acqua del laghetto spesso possiede una temperatura superiore al dovuto, quindi i pesci non riescono da subito ad ambientarsi alla semina e, pertanto, vagano (oserei dire un po' storditi) negli strati più alti prima di muoversi a profondità differenti. Ecco che, in questi casi, occorre giocare tutte le carte a nostra disposizione e inventarci metodi alternativi come la pesca in superficie con le maracas.

Cosa sono le maracas?

Partiamo dal principio e cerchiamo di capire cosa siano le cosiddette maracas. L'immaginario collettivo viaggia sicuramente in verso ambienti equatroriali, con belle signore brasiliane che agitano quegli strumenti musicali che emettono un dolce richiamo durante le feste sudamericane. Tranquilli, tralasciate natiche fresche e costumi succinti. Si tratta di tutt'altro: zavorre simili ad una bombarda, dal peso variabile tra i 5 e 15 grammi, sia trasparenti che bianche, al cui interno sono contenute alcune palline di piombo (o elementi similari, tipo in vetro). Esse, nel momento in cui sono sottoposte alla trazione altalenante del recupero, si muovono all'interno della zavorra, emettendo suoni che incuriosiscono le trote, stimolando l'appetito e, soprattutto, l'aggressività. In foto possiamo notare due tipi di maracas di produttori differenti, sia con involucro bianco che trasparente. La prima cosa che colpisce è l'affondamento della maracas dichiarato sul corpo della zavorra: solitamente su G0 (per niente affondante), G1 (minimamente affondante) e G2 (leggermente affondante). Una bombarda sonora, quindi, che lavora negli strati più alti del laghetto, a contatto con le trote che non scendono in profondità. Il secondo dettaglio, non meno importante, è nel colore: bianco, quindi visibile oppure trasparente, cioè più camuffabile, adatta a trote veramente sospettose.

maracas bianca per la pesca a trota lagomaracas trasparente per la pesca a trota lago

Pesca alla trota in superficie con le maracas

Pescare con le maracas è molto divertente e alla portata di tutti. Occorre una canna da 3,80/3,90 metri con azioni intermedie, tipo una 4/8 grammi oppure le 4/12, 6/18 e 8/20 grammi, ovviamente a seconda della maracas da lanciare. L' azione di svolge principalmente in tre tempi: lancio, recupero e cattura. Nel lancio non vi sono particolari indicazioni, se non quella di caricare adeguatamente la canna per riuscire a raggiungere la metà del laghetto, che rappresenta di solito il logo principe in cui pascolano le trote dopo la semina. Per quanto riguarda il recupero, invece, va posta molta attenzione al modo in cui è effettuato. Una volta atterrata sull'acqua, la maracas e il monofilo vanno tenuti in tensione effettuando la classica tremarella, accentuandola ulteriormente quando si scelgono le G0 (perchè maggiormente galleggianti). Si alternano eventuali movimenti in stile "start and stop"; poi, non appena si avverte la tocca della trota, bisogna attendere che l'amo venga ingoiato dal salmonide, pertanto evitate ulteriori giri di mulinello e restate in attesa. Dalla mia esperienza posso dirvi che spesso le trote si allamano da sole. Sarà assolutamente spontaneo ferrare con decisione non appena si sentirà la trazione del pesce in canna. Il recupero, quindi, diventerà una diretta conseguenza dell'abboccata e non vi saranno particolari accortezze da seguire, se non l'evitare di salpare il pesce al volo perchè potrebbe aver mangiato con l'estremità dell'apparato boccale.

montatura per la pesca a trota lago con la maracas

Montatura per la pesca a trota lago con la maracas

A fine 2021 ho assistito a una gara di pesca del circolo Enal Pesca in provincia di Padova, disputatasi in un lago molto ampio e vinta con circa 45 trote, molte delle quali sono state pescate con la montatura mostrata nel disegno sovrastante. Durante l'evento ho "copiato" i trucchi dei campioni e li ho applicati alle mie consuete pescate del fine settimana. Devo dire che la geometria proposta non mi ha mai tradito, pertanto la condivido con voi molto volentieri. Si parte innanzitutto con una maracas con peso variabile tra i 5 e 15 grammi e un' affondabilità di 0, 1 e 2. Sul peso e sull'affondabilità spetta a voi scegliere cosa fare: zavorre maggiori consentono gittate più lunghe mentre ricordo nuovamente che le G0 lavoreranno a pelo d'acqua (non hanno affondabilità), G1 scendono leggermente sotto e G2 restano entro il metro dalla superficie. Valutate in base ai movimenti dei pesci, oppure partite prima con la G0 e poi cambiatela in caso di mancanza di abboccate. Il resto della montatura per la pesca con la maracas è composto da una perlina parastrappi, una girella tripla e un terminale fluorocarbon dello 0,14-0,18 di almeno 120 centimetri (allungabile anche fino a 2 metri) armato con un amo del n° 6/10 su cui saranno innescate due camole, un falcetto, un misto camola-lombrico o camola-caimano. Esche semplici o mix esplosivi che diventeranno armi dalla rotazione irresistibile per le nostre amatissime trote.

Marco de Biase

Marco de Biase

Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Classe 1983, vive da diversi anni nel Nord Italia occupandosi di marketing digitale. Dopo una lunga esperienza nelle acque pugliesi dell'Adriatico, frequenta da tempo gli spot del Trentino, Veneto e Lombardia. È un pescatore umile, sempre disposto a documentarsi e amante delle sfide. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila followers. È inoltre autore di due romanzi d'amore e pesca, oltre ad essere poliedrico collaboratore di riviste cartacee, aziende e blog di settore.

Articoli consigliati

I migliori articoli dall'archivio di Pescanet